2° Giorno

La mamma o il papà:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Tutti insieme:
PADRE NOSTRO che sei nei cieli,
sia santificato il Tuo nome,venga il Tuo Regno,
sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci alla tentazione
ma liberaci dal male.
Amen

La mamma o il papà:

LA LEGGENDA DEL VISCHIO

Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno.

Gli affari, quel giorno, erano andati benissimo: comprando a dieci, vendendo a venti, banconota su banconota, aveva fatto un bel po’ di soldi.

Si alzò e si mise a contarli. Erano banconote passate chissà in quante mani, guadagnate chissà con quanta fatica. Ma quelle mani e quella fatica a lui non dicevano niente.

Quella notte proprio non riusciva a dormire. Uscì di casa e vide gente che veniva da tutte le parti e andava verso lo stesso luogo. Pareva che tutti si fossero passati la parola per partecipare a una festa.

Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce gli gridò: “Fratello, non vieni?”. Fratello! A lui “fratello”? Ma erano matti? Lui non aveva fratelli. Era un mercante; e per lui c’erano solo clienti: chi comprava e chi vendeva.

Ma dove andavano?

Si mosse un po’ curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di ragazzi.

Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere fratelli! Ma il cuore gli sussurrava che lui non poteva essere fratello di nessuno. Quante volte li aveva imbrogliati! Comprava a dieci e rivendeva a venti. E rubava sul peso. E per vendere ancora più caro, piangeva miseria. E approfittava dei poveri. E mai che la sua mano si aprisse per donare qualcosa…

No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, imbrogliata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme. Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote; anche i poveri avevano qualcosa. Solo lui non aveva niente, lui che era così ricco.

Entrò nella grotta insieme con gli altri; s’inginocchiò insieme a loro.

“Signore, – disse a Gesù – ho trattato male i miei fratelli. Perdonami”. E scoppiò in pianto. Poi uscì. Appoggiato a un albero, appena fuori dalla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce del giorno quelle lacrime splendevano come perle, in mezzo a due foglioline.

Era nato il vischio.

(Si può chiedere ai bambini o ai ragazzi: Le persone cattive, devono restare sempre cattive, oppure possono cambiare?)

Il papà o la mamma:
Preghiamo: Vieni, Signore Gesù.
Tutti cercano di essere felici, ma spesso cercano su strade sbagliate, facendo del male agli altri.
Vieni in mezzo a noi e guidaci sulla strada giusta.
Anche se nel presepio sei un piccolo bambino, tu sei il nostro fratello maggiore.
Insegna a noi e a tutti a vivere da fratelli.

Tutti insieme:
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen

(Si conclude con il segno della croce:)
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Categorie: RagazziRiflessioni