5° Giorno
La mamma o il papà:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Tutti insieme:
PADRE NOSTRO che sei nei cieli,
sia santificato il Tuo nome,venga il Tuo Regno,
sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci alla tentazione
ma liberaci dal male.
Amen
La mamma o il papà:
LA STORIA DEL PETTIROSSO
Nella stalla dove stavano dormendo Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù, il fuoco si stava spegnendo. Presto ci furono soltanto alcune braci e alcuni tizzoni quasi spenti. Maria e Giuseppe sentivano freddo, ma erano troppo stanchi per alzarsi a riaccendere il fuoco. Ma nella stalla c’era anche un altro ospite: un uccellino marrone; era entrato quando la fiamma era ancora viva; aveva visto il piccolo Gesù e i suoi genitori, ed era rimasto tanto contento che non si sarebbe allontanato da lì neanche per tutto l’oro del mondo. Quando anche le ultime braci stavano per spegnersi, pensò al freddo che avrebbe patito il bambino che dormiva sulla paglia della mangiatoia. Spiccò il volo e si posò su un sasso accanto all’ultima brace rimasta accesa. Cominciò a battere le ali facendo aria sui tizzoni perché riprendessero ad ardere. Il piccolo petto bruno dell’uccellino diventò rosso per il calore che proveniva dal fuoco, ma non abbandonò il suo posto. Scintille roventi volarono via dalla brace e gli bruciarono le piume del petto, ma egli continuò a battere le ali finché alla fine tutti i tizzoni si riaccesero in una bella fiammata. Il piccolo cuore dell’uccellino si gonfiò di orgoglio e di felicità quando il bambino Gesù sorrise sentendosi avvolto dal calore. Da allora il petto dell’uccellino è rimasto rosso, come segno del bel gesto che aveva fatto per il bambino di Betlemme. Fu in quella notte che prese il nome di “pettirosso”.
(Si può chiedere ai bambini o ai ragazzi: Basta solo dire belle parole per amare veramente? Cosa ci insegna il pettirosso?)
Il papà o la mamma:
Preghiamo
Signore Gesù, tu vieni dal Cielo, ma nasci debole per insegnarci a non avere mai paura di te. Tu nasci povero, perché sei tu stesso la nostra ricchezza. Nasci piccolo, per insegnarci a non essere arroganti con gli altri.Vieni in una grotta, perché tutti siano liberi di incontrarti. Vieni nella semplicità, perché smettiamo di essere complicati. Vieni per amore, perché non dubitiamo mai del tuo amore. Grazie, Gesù!
Tutti insieme: Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen
(Si conclude con il segno della croce:) Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen