6° Giorno

La mamma o il papà:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Tutti insieme:
PADRE NOSTRO che sei nei cieli,
sia santificato il Tuo nome,venga il Tuo Regno,
sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci alla tentazione
ma liberaci dal male.
Amen

La mamma o il papà:

LA STORIA DELLA PECORA NERA ALLA GROTTA DI BETLEMME

C’era una volta una pecora diversa da tutte le altre. Le pecore, si sa, sono bianche; lei invece era nera, nera come il carbone. Quando passava per i campi tutti la deridevano, perché in un gregge tutto bianco spiccava come una macchia di inchiostro su un lenzuolo bianco: «Guarda una pecora nera! Che animale originale; chi crede mai di essere? ».

Anche le pecore sue compagne le gridavano dietro: «Tu sei una pecora sbagliata, non sai che le pecore devono essere tutte uguali, tutte avvolte di lana bianca?». La pecora nera non ne poteva più, quelle parole erano come pietre e non riusciva a digerirle. E così decise di uscire dal gregge e andarsene sui monti, da sola: almeno là avrebbe potuto brucare l’erba in pace e riposarsi all’ombra dei pini. Ma nemmeno lassù trovò pace. «Che vita è mai questa? Sempre da sola!», si diceva dopo che il sole tramontava e arrivava la notte. Una sera, con il muso tutto pieno di lacrime, vide lontano una grotta illuminata da una piccola luce. «Dormirò là dentro » pensò e si mise a correre. Correva come se qualcuno la chiamasse. «Chi sei?», le domandò una voce appena fu entrata. «Sono una pecora che nessuno vuole: una pecora nera! Mi hanno buttata fuori dal gregge». La voce riprese: «La stessa cosa è capitata a noi! Anche per noi non c’era posto con gli altri nell’albergo. Abbiamo dovuto ripararci qui, io Giuseppe e mia moglie Maria. Proprio qui ci è nato il bambino. Eccolo!». La pecora nera era piena di gioia. Prima di tutte le altre poteva vedere il piccolo Gesù. «Avrà freddo; lasciate che mi metta vicino per riscaldarlo!». Maria e Giuseppe risposero con un sorriso. La pecora si avvicinò stretta stretta al bambino e lo accarezzò con la sua lana. Gesù si svegliò e le bisbigliò nell’orecchio: «Proprio per questo sono venuto: per le pecore nere e perdute come te!». La pecora si mise a belare di felicità. Dal cielo gli angeli cominciarono a cantare «Gloria».

(Si può chiedere ai bambini o ai ragazzi: Gesù viene per tutti quelli che lo accolgono e gli vogliono bene… Ma tra tutti, alcuni gli stanno più a cuore di altri: chi saranno costoro?)

Il papà o la mamma:
Preghiamo
Vieni, Signore Gesù, dona la tua bontà alle persone tristi che si sentono abbandonate. Vieni e trasforma anche il nostro cuore perché impariamo ad essere buoni con loro. Donaci occhi limpidi e cuore puro per vedere il bene che possiamo fare e l’amore che possiamo donare. Vieni e resta con noi per sempre.

Tutti insieme:
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen

(Si conclude con il segno della croce:)
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Categorie: RagazziRiflessioni